Il menu
Il mio menu si apre con l'immediatezza: una danza di assaggi semplici e divertenti, da scoprire come un gioco.
Le portate principali rimandano alle tradizioni locali e alle contaminazioni di frontiera di questo Piemonte incuneato tra Liguria, Lombardia ed Emilia, con variazioni a seconda della stagionalità e della disponibilità degli ingredienti, con il mondo vegetale elemento centrale. In chiusura un dolce poco dolce, con incursioni piccanti e speziate.
La mia cucina è essenziale, fondata sull’utilizzo consapevole delle materie prime e sull’equilibrio che scaturisce dall’osservare, metabolizzare e nobilitare le peculiarità di ogni singolo ingrediente. Romantica e al contempo pratica, sono portavoce di una filosofia che si fonda sulla necessità di interpretare ogni ingrediente al pieno delle sue potenzialità. Nel rispetto di un’etica legata alla qualità che resta cardine e pilastro del mio agire, scompongo la struttura primaria di ogni alimento e reinterpreto gli elementi che ne ricavo, proponendo ciascuno come ingrediente a sé, dotato di una dignità propria e di un valore unico.
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Riso, zucca, nocciola e gocce di passito.
Agnolotti e barbera.
Aia’ senz’aglio. Tagliolini, topinambur, noci, acciughe e te.
Bon bon di campari e pompelmo.
Brasato, pere e polenta.
Carciofo, mandarino e menta.
Castagne in zuppa.
Chips di verdure e bagnafredda.
Lardo e calamaro.
Scorpacciata. Croccante di nocciole.
Da sempre in cucina in contesti e percorsi diversi, decido di aprire il ristorante che porta il mio nome nel 2016.
È il risultato di un percorso personale, autodidatta, fatto di continue lezioni, aggiornamenti, stage e masterclass e di viaggi gastronomici presso i migliori ristoranti d’Italia e del mondo che mi hanno permesso di assorbire conoscenze e competenze dal gotha dell'alta cucina.
La mia curiosità non si ferma mai: guidata da un istinto insaziabile di novità, la mia cucina segue i giorni, e le stagioni, le mie ispirazioni.
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